mercoledì 2 maggio 2012

ESM





Entro luglio 2012 il Parlamento italiano dovrà ratificare il trattato ESM (Meccanismo Europeo di Stabilità).
E’ uno strumento che dovrebbe fornire assistenza ai paesi in difficoltà finanziaria.

Questo istituto intergovernativo sarà dotato di un consiglio di governatori composto dai ministri delle finanze dei paesi aderenti e di un consiglio di amministratori i cui membri saranno nominati dai governatori che potranno essere revocati in qualsiasi momento. I membri dell’organizzazione avranno un ampio potere di gestione e saranno immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nell'esercizio delle loro funzioni.

Lo Stato che aderirà dovrà versare una quota corrispondente a quella decisa per la BCE ( per l’Italia si aggira intorno al 17% equivalente grosso modo di 120 miliardi di euro) acquisendo in tal modo lo status di socio finanziatore il quale potrà, in caso di necessità, chiedere un prestito e trasformarsi in debitore e come tale pagare gli interessi sulla somma richiesta.
Per capirci, gli Stati UE (la Germania) hanno deciso di delegare a organizzazioni finanziarie private il compito di risolvere problemi di instabilità finanziaria dei paesi membri.
i paesi aderenti dovranno negoziare scelte di politica economica, monetaria e fiscale al fine di ottenere la liquidità necessaria per evitare il default.
Una clausola stabilisce che saldare il debito oltre i termini stabiliti, determini l’annullamento del diritto di voto per tutta la durata dell’inadempienza.
L’adesione al trattato prevede anche la sottomissione delle politiche economiche nazionali a quelli che sono le regole della finanza. In pratica l’autorità finanziaria potrà bloccare quelle riforme e quelle decisioni di politica finanziarie di uno Stato sovrano che a parer suo possano avere ripercussioni negative.

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