lunedì 11 giugno 2012

Una truffa chiamata banca









Ignoriamo tutto delle banche. E sulla nostra ignoranza che i banchieri e gli speculatori finanziari si arricchiscono. Ci fanno credere di prestare il nostro denaro per attività produttive.
Su mille euro che noi depositiamo all’1 % d’interesse che con gli addebiti vari diventa lo 0%, la banca li presta a un imprenditore a cui fa pagare il 7 se non il 12%. Crediamo che questo sia il guadagno della banca. Un guadagno che su mille euro si aggira intorno a 70 o 120 euro. Un bel guadagno, ma si sa la banca corre dei rischi, l’imprenditore può non pagare e quindi il guadagno è legittimo.
Almeno così ci fanno credere. La banca su quei mille euro non guadagna il 7 o il 12% ma molti di più. Come?
Quando depositiamo 1000 euro, la banca può creare tra i 10 e i 20 prestiti da 1000 euro ciascuno: ovvero crea moneta dal nulla per diecimila o ventimila euro e su tutto questo denaro “inventato” e prestato la banca incassa interessi.
Com’è possibile che la banca presti denaro che non ha? Semplice: la banca sa che i depositanti non ritireranno tutti insieme l’intero capitale depositato lo faranno poco alla volta e difficilmente in contanti ma, emettendo assegni o pagando con la carta di credito. E’ sufficiente un normale flusso di cassa (debitore che paga interessi con denaro reale) così da consentire alla banca di pagare contanti agli intestatari dei depositi che dovessero chiedere soldi veri.
Tutti questi soldi non sono altro che scritture contabili. Si calcola che l’85-95 per cento del denaro in circolazione sia creato fittiziamente dalle banche. In gergo bancario si chiama moneta scritturale, “aria fritta”.
Tutto questo denaro anche se falso, comanda l’economia e il lavoro: un imprenditore che ha ottenuto un fido deve far lavorare di più i suoi operai per guadagnare quel tanto per poter pagare le rate del capitale ricevuto con gli interessi. Così quel denaro fasullo diventa vero sfruttando la vera ricchezza che è il lavoro e il sudore degli operai.
Uno Stato dovrebbe avere la possibilità di stampare moneta priva d’interessi, moneta liberatrice dalla schiavitù dalle banche ma nell’epoca attuale gli Stati non hanno né la forza e neanche la voglia di contrastare questo predominio che domina e schiavizza i cittadini.
Le banche non lo consentiranno mai: vogliono indebitare il mondo, perché il mondo lavori per loro.