lunedì 11 giugno 2012

Una truffa chiamata banca









Ignoriamo tutto delle banche. E sulla nostra ignoranza che i banchieri e gli speculatori finanziari si arricchiscono. Ci fanno credere di prestare il nostro denaro per attività produttive.
Su mille euro che noi depositiamo all’1 % d’interesse che con gli addebiti vari diventa lo 0%, la banca li presta a un imprenditore a cui fa pagare il 7 se non il 12%. Crediamo che questo sia il guadagno della banca. Un guadagno che su mille euro si aggira intorno a 70 o 120 euro. Un bel guadagno, ma si sa la banca corre dei rischi, l’imprenditore può non pagare e quindi il guadagno è legittimo.
Almeno così ci fanno credere. La banca su quei mille euro non guadagna il 7 o il 12% ma molti di più. Come?
Quando depositiamo 1000 euro, la banca può creare tra i 10 e i 20 prestiti da 1000 euro ciascuno: ovvero crea moneta dal nulla per diecimila o ventimila euro e su tutto questo denaro “inventato” e prestato la banca incassa interessi.
Com’è possibile che la banca presti denaro che non ha? Semplice: la banca sa che i depositanti non ritireranno tutti insieme l’intero capitale depositato lo faranno poco alla volta e difficilmente in contanti ma, emettendo assegni o pagando con la carta di credito. E’ sufficiente un normale flusso di cassa (debitore che paga interessi con denaro reale) così da consentire alla banca di pagare contanti agli intestatari dei depositi che dovessero chiedere soldi veri.
Tutti questi soldi non sono altro che scritture contabili. Si calcola che l’85-95 per cento del denaro in circolazione sia creato fittiziamente dalle banche. In gergo bancario si chiama moneta scritturale, “aria fritta”.
Tutto questo denaro anche se falso, comanda l’economia e il lavoro: un imprenditore che ha ottenuto un fido deve far lavorare di più i suoi operai per guadagnare quel tanto per poter pagare le rate del capitale ricevuto con gli interessi. Così quel denaro fasullo diventa vero sfruttando la vera ricchezza che è il lavoro e il sudore degli operai.
Uno Stato dovrebbe avere la possibilità di stampare moneta priva d’interessi, moneta liberatrice dalla schiavitù dalle banche ma nell’epoca attuale gli Stati non hanno né la forza e neanche la voglia di contrastare questo predominio che domina e schiavizza i cittadini.
Le banche non lo consentiranno mai: vogliono indebitare il mondo, perché il mondo lavori per loro.

mercoledì 16 maggio 2012

Debito pubblico



Italia in default

Molti analisti finanziari prefigurano uno scenario catastrofico per il nostro paese. Dopo la Grecia anche l’Italia entrerà nel girone dei dannati con il risultato che non potrà più onorare gli impegni presi con chi detiene il nostro debito rischiando di ritrovarsi nella situazione di non poter chiedere più denaro al mercato e ritrovarsi a non poter più pagare stipendi e pensioni, sanità, scuola pubblica e sicurezza.
Ho l’impressione, da persona completamente digiuna di economia, che in tutto questo discorso, vi sia qualcosa che non quadra e quindi mi limito a fare un esempio semplice, semplice di economia domestica.
In una famiglia “fortunata” entra mensilmente uno stipendio che serve per mangiare, vestirsi e pagare la rata del mutuo. (con i tempi che corrono non è poco) Tutti i mesi il capo famiglia ha il dovere di non spendere più di quanto guadagna: se non paga la rata del mutuo la banca che glielo ha concesso per l’acquisto della casa si offende e sicuramente la riprende indietro.
Con ciò per significare che tutti i mesi non sarà costretto a chiedere un nuovo mutuo ma pagherà una rata che ridurrà il debito iniziale.
La stessa cosa succede per il debito che lo Stato ha contratto negli anni. Lo Stato non paga la rata in scadenza che andrebbe in diminuzione del debito, ma rinnova il suo debito alla scadenza con interessi che vanno adeguati all’andamento del mercato. Non chiede un nuovo prestito ma paga gli interessi su quello che ha.
Attualmente lo Stato sborsa circa il 5% su una somma che si aggira, grosso modo intorno ai 1900 miliardi di euro e cioè circa 90 miliardi di euro annui di interessi. Se, ipoteticamente, smettesse di pagare gli interessi su questo debito, non vorrebbe dire che di colpo non avrebbe più soldi per finanziare le spese necessarie al funzionamento della macchina pubblica: il gettito fiscale che i cittadini di questo paese versano per gestire la spesa corrente, rimarrebbe inalterato anzi, ci troveremmo i 90 miliardi in più di interessi non pagati.

Noi non vogliamo pagare un debito fatto a nostra insaputa da delinquenti travestiti da politicanti
Primo passo: l’indispensabile priorità al taglio della spesa pubblica: cancellare le spese inutili.
eliminazione totale delle spese per armamenti e coinvolgimenti nelle cosiddette missioni di pace.
Drastico taglio di tutte le spese per la politica ivi compresa la soppressione degli enti inutili come le province.
Lotta seria all’evasione fiscale considerandola reato penale grave e prevedendo per chi evade pene detentive severe.
Pagamento degli interessi ai soli piccoli risparmiatori privati che possiedono il 14% circa del debito, stabilendo un interesse del 2-3%.
Gli interessi del rimanente 86% lo pagasse chi l’ha contratto certamente non i cittadini e i lavoratori a reddito fisso.
Potrebbe essere un primo passo per cambiare in meglio le sorti del paese magari cominciando ad accompagnare alla porta questa classe politica che ha contribuito a ridurre alla fame i cittadini mentre si riempiva le tasche di soldi sottratti alla comunità.
Tu chiamala se vuoi antipolitica.

sabato 5 maggio 2012

I cannoli di Cuffaro




La politica dei Casini


Pierferdi non è affatto preoccupato del sicuro successo del movimento di Grillo.
Quello che maggiormente preoccupa l'onorevole Casini è il populismo, il qualunquismo e la demagogia.
E' fermamente convinto che chi semina vento raccoglie tempesta e che l'unico antidoto all'antipolitica è migliorare la politica.
Mentre il leader dell'UDC è impegnato a scoprire l'acqua calda lo invitiamo tra una visita e l'altra all'amico Totò Cuffaro, ospite nelle patrie galere, a sentirsi moralmente in dovere di fare politica nell'esclusivo interesse dei cittadini unico antidoto alla politica del malaffare.

mercoledì 2 maggio 2012

ESM





Entro luglio 2012 il Parlamento italiano dovrà ratificare il trattato ESM (Meccanismo Europeo di Stabilità).
E’ uno strumento che dovrebbe fornire assistenza ai paesi in difficoltà finanziaria.

Questo istituto intergovernativo sarà dotato di un consiglio di governatori composto dai ministri delle finanze dei paesi aderenti e di un consiglio di amministratori i cui membri saranno nominati dai governatori che potranno essere revocati in qualsiasi momento. I membri dell’organizzazione avranno un ampio potere di gestione e saranno immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nell'esercizio delle loro funzioni.

Lo Stato che aderirà dovrà versare una quota corrispondente a quella decisa per la BCE ( per l’Italia si aggira intorno al 17% equivalente grosso modo di 120 miliardi di euro) acquisendo in tal modo lo status di socio finanziatore il quale potrà, in caso di necessità, chiedere un prestito e trasformarsi in debitore e come tale pagare gli interessi sulla somma richiesta.
Per capirci, gli Stati UE (la Germania) hanno deciso di delegare a organizzazioni finanziarie private il compito di risolvere problemi di instabilità finanziaria dei paesi membri.
i paesi aderenti dovranno negoziare scelte di politica economica, monetaria e fiscale al fine di ottenere la liquidità necessaria per evitare il default.
Una clausola stabilisce che saldare il debito oltre i termini stabiliti, determini l’annullamento del diritto di voto per tutta la durata dell’inadempienza.
L’adesione al trattato prevede anche la sottomissione delle politiche economiche nazionali a quelli che sono le regole della finanza. In pratica l’autorità finanziaria potrà bloccare quelle riforme e quelle decisioni di politica finanziarie di uno Stato sovrano che a parer suo possano avere ripercussioni negative.

mercoledì 18 aprile 2012

Baffetto da sparviero




Gabibbossi

 Si è sottoposto al sacrificio di seguire su internet un pezzo (nemmeno tutto) del comizio di Beppe Grillo?
Beppe Grillo considerato da questo "dinosauro di sinistra col baffetto di ferro" un impasto tra Bossi prima maniera e Gabibbo.
Questi personaggi, ormai impresentabili, avendo annusato il fetore che li circonda, fetore che porta la gente a non poterne più di vederli pontificare ad ogni piè sospinto, accusano chi osa criticarli - come da sempre fa Grillo - di essere dei populisti, capipopolo e di cavalcare l'onda di antipolitica che emerge tra la gente.
Il caro "baffettino alla zuava" e altri come lui, che da decenni occupano il potere, sanno bene che Grillo è da sempre  contro questa politica e ancor di più contro questi politici. Allora ci si chiede: come mai solo adesso, nei loro comizi elettorali, attaccano il comico genovese?
Sarà forse perchè dagli ultimi sondaggi risulta che il movimento 5 stelle è in costante ascesa risultando, nelle intenzioni di voto, il terzo partito dopo PD e PDL ?
Mi permetterei di tranquillizzare Don D'Alema: per un popolo di imbecilli come il nostro serve ben altro per mandarvi a casa.
Da un politico come lui mi aspetterei che dicesse: "Ha ragione Grillo a dire quello che la stragrante maggioranza degli italiani pensa di noi. Abbiamo fatto una politica di cacca che ha permesso a Berlusconi di fare quel che ha voluto,  ridotto questo paese alla rovina e quando il voto ci ha permesso di governare abbiamo fatto peggio  della destra ". 

sabato 31 marzo 2012

Monti di pietà





Tomi tomi, cacchi cacchi ci stanno abituando all'idea di prenderlo nel deretano, tanto, i molti sfigati non hanno  voce in capitolo. Il popolo si sa è bue: muggisce, scalcia, piove governo ladro e via di questo passo. Talvolta pecorone si lascia trascinare in qualche colorato corteo per far da figurante al capo comico di turno.
Le banche speculano sul debito pubblico che chissà chi l'ha contratto tocca a noi pagarlo.
Le grandi aziende mal sopportano l'imposizione di non poter sbattere fuori dalla loro fabbrica chi non lecca loro il culo: arriva  Monti, che con il valido ausilio di una ministra che non ama distribuire caramelle, ti cancella l'articolo 18 e il gioco è fatto.
Ci dicono che per poter assumere bisogna poter licenziare: allora tutti precari, avanti i giovani che costano meno e fuori gli ultracinquantenni che oltretutto sono meno produttivi,costano di più e forse un tantino puzzano.
Ti alzano l'iva, l'irpef, l'irap, le addizionali regionali,comunali, quelle di quartiere e di condominio. Le accise  svuotano il serbatoio e le tasche , lo spread s'illumina d'immenso: il popolo non pervenuto.
L'imu, ilare uccello, discendente diretto dell' ici sta per invadere  le nostre case che saremo costretti a svendere per poter pagare i debiti che stiamo accumulando  Intanto i furbi continuano a evadere il fisco e la premiata ditta Monti ci avverte orgogliosamente che nell'ultimo periodo sono stati recuperati 13 miliardi  di evasione che in realtà è  cosa ridicola se si pensa che  l'evasione stimata in un anno ammonta alla cifra astronomica di 130 miliardi di euro.
L'iva passa dal 20 al 21% e per il prossimo mese di ottobre aumenterà ancora portando i consumi ai minimi storici.
I negozi chiudono, le piccole e medie aziende falliscono, qualche sventurato piccolo imprenditore assillato dai debiti toglie il disturbo suicidandosi.
La BCE (Banca Centrale Europea) banca privata quindi di proprietà degli istituti di credito nazionali , presta alle banche, cioè a se stessa, una "paccata" di soldi all'1% (stampati all'uopo dal nulla) che utilizzano per comprare il nostro debito con un tasso annuo che viaggia intorno al 4-5%  e li dobbiamo anche ringraziare perchè così facendo, contribuiscono a far abbassare lo spread.
Un vecchio detto recita: "il mondo è mezzo mondo e mezzo da mondare". A noi cittadini fessi è toccato il mezzo da mondare.

mercoledì 29 febbraio 2012

Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un cazzo!



La prescrizione ad personam

Prima della l.5 dicembre 2005, n. 251, la prescrizione veniva calcolata sulla base della pena massima prevista; con la nuova norma, invece, si stabilisce che il tempo necessario a prescrivere corrisponda direttamente al massimo della pena edittale.

giovedì 16 febbraio 2012

La Grecia come la Cina è vicina


In un paese serio quando si parla di sacrifici i primi a stringere la cinghia e dare il buon esempio dovrebbero essere le alte cariche dello Stato. Prima di pensare di metter le mani in tasca a chi già paga il dovuto chiedendo ulteriori sacrifici con nuove tasse e aumenti per quelle già esistenti i signori della politica dovrebbero  tagliare i loro privilegi e gli alti stipendi che vengono loro elargiti dai cittadini.
In un paese come l'Italia succede tutto il contrario: i super stipendi dei parlamentari non vengono minimamente toccati e il popolo pian pianino viene strangolato.
Cosa vergognosa quella del finanziamento pubblico ai partiti:
1993 referendum per abrogarlo. a furor di popolo passa il si.
Alla chetichella i furbetti del palazzo fanno passare la norma che prevede il rimborso per le spese elettorali e nel 2000 viene indetto un nuovo referendum per abrogare anche questa vergogna.I cittadini convinti che anche questo ostacolo verrà superato dai partiti i quali trovaranno un altro escamotage per continuare a succhiare soldi, non vanno a votare e il referendum non raggiunge il quorum.

La tabella che segue indica i rimborsi elettorali: dalle politiche del 2006 a quelle del 2008 passando per le europee del 2009 e le regionali del 2010 per un  totale versato in questi anni ai 5 maggiori partiti la somma non trascurabile di 1.054.056.283 euro. Per capirci: l'equivalente di circa due mila miliardi delle vecchie lire.
In un periodo di vacche magre come questo quante cose si potrebbero fare con una sommetta del genere?

                 Pol. 2006             2007             Pol. 2008         Eur. 2009        Reg. 2010             2011                   2012
PDL
25.757.465
25.757.465
67.061.254
87.661.254
98.344.207
72.586.742
72.586.742
449.755.129
PD
16.133.090
16.133.090
52.179.391
68.979.391
79.335.443
63.202.353
63.202.353
359.165.111
Lega
4.491.112
4.491.112
12.768.022
18.568.022
23.407.155
18.916.043
18.916.043
101.557.509
IDV
2.145.212
2.145.212
6.475.057
11.075.057
13.873.884
11.728.672
11.728.672
59.171.766
UDC
7.318.045
7.318.045
12.497.215
16.297.215
18.537.446
11.219.401
11.219.401
84.406.768







1.054.056.283

domenica 12 febbraio 2012

Prove tecniche di Inciucio



Gli odiati "Comunisti" e la Presidenza della Repubblica


Fin dal tempo della discesa in campo, il leader del Pdl racconta di aver deciso di impegnarsi in politica per contrastare il “grande pericolo” che “l’ideologia più disumana e criminale della storia potesse prevalere in Italia”.

Tutti comunisti: la sinistra, i giornali e pure i giudici, le odiate “toghe rosse”. Contro di loro, la 'guerra' di Berlusconi non è mai cessata

giovedì 9 febbraio 2012

Borghezio: la faccia grassa del fascismo




La vera faccia della Lega

 
"Bisogna rientrare nelle amministrazioni dei piccoli comuni. Dovete insistere molto sull'aspetto regionalista del movimento. Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi".


Laurea in giurisprudenza,avvocato, esponente della Lega Nord, è stato consigliere comunale di Torino, deputato alla Camera dal 1992 al 2001, sottosegretario alla Giustizia nel 1994 durante il primo governo Berlusconi.
È stato anche Presidente del cosiddetto "Governo della Padania" dal 1999 al 2004.
Prima di far parte della Lega Nord, ha avuto esperienze sia nel movimento monarchico che negli ambienti dell'estrema destra extraparlamentare.

L'11 luglio 1976 viene fermato dalle autorità a Ponte San Luigi, valico di confine nei pressi di Ventimiglia, e trovato in possesso di una cartolina firmata "Ordine Nuovo" ed indirizzata "al bastardo Luciano Violante" (magistrato allora impegnato in inchieste contro l'eversione di matrice neofascista). Il testo del messaggio, accompagnato da alcune svastiche e da un "Viva Hitler", era il seguente: "1, 10, 100, 1000 Occorsio". Vittorio Occorsio, anch'egli giudice protagonista della lotta contro il terrorismo nero, era stato ucciso appena due giorni prima in un agguato.

Nel 1979 nel corso delle indagini per "truffe e strane operazioni finanziarie che hanno per sfondo la fantomatica cooperativa «Aurora» di Borgaro...il giudice istruttore Accordon ha emesso sei mandati di cattura eseguiti dai carabinieri del reparto operativo, tra i quali Mario Borghezio". «La Stampa 22 febbraio 1979»

Nel 1993 è stato condannato a pagare una multa di 750.000 lire (circa €387) per violenza privata su un minore in relazione ad un episodio risalente al 1991, quando aveva trattenuto per un braccio un venditore ambulante marocchino di 12 anni, illegalmente in Italia, per consegnarlo ai carabinieri.

Nel 1998 fonda insieme a Max Bastoni, Omar Tonani ed Enrico Pau i Volontari Verdi, associazione vicina alla Lega Nord passata alla storia per le famosissime ronde, che presero il via proprio da quella fondazione.

Il 1º luglio 2000, al termine di una fiaccolata antidroga del «Coordinamento Piemonte dei volontari verdi», Borghezio viene ritenuto responsabile insieme ad altri sette leghisti dell'incendio scoppiato presso i pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto il ponte Principessa Clotilde a Torino. Per questo gesto verrà rinviato a giudizio e condannato in via definitiva dalla Cassazione nel luglio 2005 a due mesi e venti giorni di reclusione, commutati poi in una multa di 3.040 euro per concorso nel reato di danneggiamento seguito da incendio. Secondo quanto riferito dallo stesso Borghezio l'incendio sarebbe stato invece causato accidentalmente da una torcia caduta di mano ad un militante leghista durante la ronda.

I pestaggi subiti

Il 19 gennaio 2001 è stato aggredito su un tram in centro a Torino e colpito da uno sconosciuto, che poi è fuggito a piedi.

La sera del 17 dicembre del 2005 balza alle cronache per un pestaggio subìto in treno sulla tratta Torino-Milano. Riconosciuto il parlamentare europeo in uno scompartimento, un gruppo di no-global lo ha raggiunto e ha iniziato a percuoterlo minacciando di gettarlo dal treno in corsa. La tragedia è stata evitata dall'intervento di due agenti in borghese della Polizia Ferroviaria. Il referto medico per l'esponente leghista, emesso al momento del ricovero all'ospedale di Chivasso, riportava di una "frattura ossea nasale e trauma cervicale distrattivo" con trenta giorni di prognosi. Borghezio e i no-global avevano preso parte a due distinte manifestazioni NO-TAV in Val di Susa. I Carabinieri avevano sconsigliato in precedenza a Borghezio di salire su quel treno, considerandolo, vista la situazione, poco sicuro.

L'11 settembre 2007, 6º anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, l'eurodeputato leghista è stato fermato dalla polizia prima di una manifestazione contro l'islamizzazione dell'Europa a Bruxelles. Borghezio racconta di essere stato malmenato, prima di essere fermato insieme a un'altra ventina di persone. In realtà i fermati sono oltre 150, compresi il leghista, il leader e il presidente del partito fiammingo di estrema destra, il Vlaams Belang, Filip Dewinter e Frank Vanhecke. Tutti i fermati sono stati caricati su furgoni con i vetri oscurati e portati al Palazzo di Giustizia.

Il 9 giugno 2011 viene malmenato dagli uomini della sicurezza della riunione del Gruppo Bilderberg a St. Moritz in Svizzera. Borghezio, non invitato, voleva partecipare come uditore in veste di europarlamentare, ha perciò mostrato il suo tesserino ma è stato allontanato e trattenuto da guardie che si sono presentate come polizia elvetica. Non ha ricevuto assistenza medica di alcun tipo, hanno svolto un'accurata perquisizione della macchina dove viaggiava e delle sue carte. L'ambasciata italiana ha garantito per Mario Borghezio ma le autorità svizzere a tutela dello svolgimento della riunione hanno decretato l'allontanamento entro 6 ore dal suolo Svizzero per tutta la durata del meeting del gruppo Bilderberg.

Aforismi Borgheziani

  • La Padania è una realtà politica, culturale ed economica ben nota in tutto il mondo, anche se la classe politica stracciona del Mezzogiorno finge di non saperlo, mentre per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni. (citato ne La Padania, 21 marzo 2000)

  • La Lega non cambia linea vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini. (citato ne la Repubblica, 23 giugno 2002)

  • Queste brutte barbe, questi pupazzi con la palandrana, un giorno o l'altro li prendiamo per la barba e li cacciamo via a calci in culo

  • Le prime medaglie d'oro olimpiche assegnate ad atleti del Nord hanno certamente motivazioni di vario tipo. Nessuno, però, sembra avere il coraggio di dire la cosa più ovvia ed evidente e cioè che esse dimostrano la superiorità etnica dei padani, anche in questo campo. Ovviamente non si deve trarre da questa realtà alcuna conseguenza di tipo razzista, ma parimenti nessuno è legittimato a ignorarla, come invece fanno i commentatori della Rai, pagati anche da noi. (citato in RaiNews24, 13 agosto 2008)

  • [riferendosi al terremoto in Abruzzo e alla alluvione del Veneto] Questa parte del Paese non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. È sano realismo padano. [...] Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. Eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po' una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia: prevale sempre l'attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si attende sempre che arrivi qualcosa dall'alto, nonostante dall'alto arrivi molto. Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un comportamento "risparmioso" da parte dello Stato, con l'invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti ad un punto di rottura. (citato in Borghezio: «L'Abruzzo è un peso morto come tutto il Sud», Il Secolo XIX, 10 gennaio 2011)

  • Garibaldi entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo. [...] Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi. È l'icona di Roma ladrona, un alleato della mafia. [...] Per la nostra gente l'unità d'Italia ricorda soprattutto le tasse, gli sprechi, le pensioni facili, tutta quella porcheria. (citato in Italia News, 21 febbraio 2011)

  • Esistono due Italie: una che fa fronte alle emergenze, si rimbocca le maniche e lavora in tandem con le amministrazioni, l'altra con poca voglia di lavorare, che si rifiuta persino di spalare davanti alla propria casa. Siamo due cose diverse». Chi non spala la neve davanti a casa, secondo Borghezio è «un povero di senso civico, un cialtrone.


  • Siamo in attesa della prossima cazzata di questo losco individuo.

    giovedì 2 febbraio 2012

    La Padania e il grana padano




    Gianluca Buonanno

    nel 1992, quand'era ancora consigliere d'opposizione a Serravalle Sesia, intraprese uno sciopero della fame incantenandosi all'ingresso di un dispensario farmaceutico a Bornate, per chiederne l'apertura
    Nel 2003 concede ai cittadini di Varallo uno sconto del 50% sull' acquisto del viagra.
    Analoga iniziativa mentre era sindaco a Serravalle: si è incatenato all'ingresso dell'ospedale di Varallo dove in seguito è stato ricoverato accusando un malore
    Diventato sindaco di Varallo, il 20 novembre 2005 organizzò assieme ad alcuni assessori del comune di Varallo una manifestazione di protesta recandosi presso la sede della regione Piemonte a Torino: dopo aver montato un letto d'ospedale, si mise in croce
    Nel 2008 introdusse la dieta a premi pagata da uno sponsor, offrendo compensi in denaro a chi dimagriva, per i cittadini con problemi di peso.
    Nell'agosto 2009 ha emesso un'ordinanza che vieta l'utilizzo del burkini, del burqa e del niqab, installando cartelli di avviso agli ingressi principali della città.
    Un anno dopo, nell'agosto 2010 ha emesso un'ordinanza che proibisce il proferire bestemmie o ingiurie nei confronti della religione cattolica, dei suoi simboli e delle persone da esse rappresentate e venerate; la violazione dell'ordinanza comporta una sanzione amministrativa di € 100, raddoppiata a € 200 qualora bestemmie e ingiurie siano pronunciate in presenza di minori.
    Tra le altre iniziative, quella di posizionare vigili di cartone lungo le strade per dissuadere gli automobilisti dal commettere infrazioni.
    Altre iniziative che hanno suscitato attenzione e polemiche sono quelle che hanno portato i comuni da lui amministrati a dedicare vie e piazze a Benito Mussolini, Ayrton Senna, Enzo Ferrari, Totò, Giorgio Almirante, Lucignolo (programma tv di Italia1), una statua per Vasco Rossi e a creare una spiaggia con ombrelloni lungo il torrente Mastallone.
    Buonanno ha inoltre partecipato a spot televisivi per le rubinetterie locali ed organizzato record finiti sul Guinness dei primati.
    Il 1 dicembre 2010 ha partecipato al programma televisivo Let's Dance in onda su Canale 5, ballando per beneficenza il Waka Waka di Shakira assieme alla deputata del Pd Paola Concia.
    Ha assunto la carica di vicepresidente della provincia di Vercelli, dimettendosi il 15 giugno 2009 sostituito da Paolo Tiramani.
    (Wikipedia)

    L'ultima è stata quella di sostenere che la Padania esiste perchè c'è il grana padano.
    Usando lo stesso modo di ragionare potremmo dire che Milano esiste perchè c'è il risotto alla milanese; che Parma esiste per via delle melanzane alla parmigiana; per non parlare del Veneto che esiste grazie al fegato alla veneta.
    Quando sottolinea che il ceppo degli abitanti del nord è diverso da quello del sud perchè sono più civili e non pensano solo a mangiare, bisognerebbe ricordare al ragionier Buonanno che il suo ceppo ha origini pugliesi anche se fa finta di dimenticarlo (si vede anche dai lineamenti non proprio nordici quali siano le sue origini) e chiedergli per quanti anni ha lavorato prima di buttarsi in politica.

    venerdì 20 gennaio 2012

    La "rivoluzione" del popolo siciliano



    “Prima svegliarla e poi cambiarla”, questa è l’idea che intende portare avanti il Movimento dei Forconi costituitosi in Sicilia alcuni mesi fa.

    Il Movimento dei Forconi è un’associazione di agricoltori, artigiani, allevatori e pastori costituitasi per lottare contro lo status quo e contro il potere costituito. Già negli scorsi mesi era sceso in piazza a più riprese ma, con la quattro giorni di Gennaio, incalza con maggiore veemenza per denunciare le criticità e la disperazione della gente. Il Movimento, che si dichiara libero politicamente e al di fuori di ogni strumentalizzazione, ha pensato in grande decidendo di occupare pacificamente tutti i punti nevralgici della Sicilia.
    Dice Mariano Ferro, un agricoltore che da mesi ha abbandonato la sua terra per dedicarsi con tutte le sue energie a quella che chiama la “rivoluzione del popolo siciliano”.

    "Vogliamo scrivere una pagina di storia e la scriveremo. Non si può più fare filosofia, in Sicilia c’è disperazione. Non siamo più disposti ad accettare lo stato delle cose e a scendere a compromesso. Siamo contro la politica, le banche, i sindacati e anche contro la Chiesa. Siamo vittime del sistema e non possiamo affiancarci a chi ci ha uccisi. Vogliamo essere liberi e vogliamo poter contare sulle nostre forze. Siamo stanchi del disinteresse da parte delle istituzioni locali e nazionali. Vogliamo portare avanti una vera lotta contadina. La crisi è un treno che ha permesso a tutti i siciliani di prendere coscienza e adesso è giunta l’ora di salirci su".
    È finito il tempo delle raccomandazioni e del protezionismo, per decenni abbiamo avuto la mafia, adesso ci ritroviamo anche con lo Stato come nemico numero uno. Le tasse e le iniquità sono ormai più pesanti ed onerose del pizzo. Oggi siamo già in tanti e non solamente agricoltori ma tanti cittadini esasperati. Occorre continuare a svegliare la gente per poi pensare a cambiare le cose. Dentro il Palazzo non fanno nulla e hanno portato la nostra regione ad un reale fallimento, l’unica cosa che ci rimane è la strada, la rivoluzione pacifica.
    Spero solo che il movimento attecchisca in tutta Italia. Spero sia una rivolta pacifica,che sia sufficiente la sola vista dei forconi a convincere tutta questa classe politica, corrotta e inefficiente a togliersi da sola di mezzo; altrimenti i loro deretani potrebbero rischiare di essere bucherellati.
    Viva il Movimento dei Forconi!

    Rifiuti Zero





    A dicembre del 2010 ho trattato l'argomento rifiuti.
    Lo ripropongo in attesa di vedere la trasmissione "Presadiretta" di Riccardo Iacona che parlerà di come la città di San Francisco ha risolto il problema adottando la ricetta: "Rifiuti Zero".


    Paul Connet
    «L’inceneritore è una sconfitta, una rinuncia.
    E’ come costruire una toilette al posto di un laboratorio scientifico».
    Paul Connett, il papà della strategia “Rifiuti Zero”, è un omone alto e sorridente, ma quando gli parli di termovalorizzatori il suo volto si fa terribilmente serio.
    Docente di Chimica Ambientale alla Saint Lawrence University nello Stato di New York, a due passi dal Canada, lo scorso 12 gennaio è stato invitato addirittura dall’Onu per illustrare la sua ricetta di sviluppo sostenibile. «E ci tornerò per una seconda conferenza – annuncia -.
    In una sua ultima visita a Parma disse: “Siete ad un Bivio. Potete scegliere quale strada prendere, se fare l’interesse economico di pochi o difendere la salute dell’intera comunità. Se essere pecore o leoni”.

    La ricetta “Rifiuti Zero” è semplice, pratica ed economica e volendo possiamo prendere come riferimento la città di San Francisco, USA.
    San Francisco: i rifiuti vengono smistati solo in tre diversi contenitori
    (materiale riciclabile, umido, indiferrenziato “reale”)
    La ricetta San Francisco si articola in dieci “passi” e ci sono migliaia di città nel mondo che la stanno già realizzando. Serve più Informazione, Educazione, Organizzazione e una migliore Progettazione Industriale». Quali sono questi dieci passaggi?
    «Il primo è la raccolta differenziata e il secondo è la sua evoluzione attraverso il sistema del porta a porta, il trampolino di lancio per arrivare all’obiettivo “Rifiuti zero”.
    Il terzo è il recupero del rifiuto organico attraverso il compostaggio e il quarto sono i centri per il riciclaggio.
    Quinto, la fase del “Riutilizzo, Riparazione e Decostruzione”. Tanto per fare un esempio, la vecchia borsa del mio notebook può essere trasformata in un’altra nuova di zecca. E questo tipo di attività darebbe risposta anche alla crisi economica, perché permetterebbe di risparmiare e di creare nuovi posti di lavoro.
    Il sesto passo, fondamentale, è ridurre la produzione dei rifi uti, ma qui serve la collaborazione delle aziende e della grande distribuzione. Con una tassa di 15 centesimi di euro sulle borse di plastica, in Irlanda hanno ridotto la loro produzione del 92%, ma si possono evitare anche gli imballaggi inutili, per esempio mettendo a disposizione dei clienti dei distributori alla spina per detersivo, vino, latte e shampoo. C’è chi lo fa, ma questo sistema è ancora poco diffuso».
    Il settimo è mettere una tassa sui rifiuti indifferenziati prodotti dai cittadini. Bisogna farli pagare quello che buttano. A Villafranca d’Asti, in Piemonte, è stato fatto, e questa frazione è stata ridotta dell’85%.
    L’ottavo punto prevede poi la realizzazione di centri di ricerca, ad esempio in sinergia con le università, per la separazione ulteriore dei materiali contenuti nel residuo indifferenziato.
    E il nono la progettazione a livello industriale. Far sì che le aziende producano utilizzando materiali riciclabili. Arriviamo così alla fine del ciclo.
    Decimo passo. Il materiale che fino ad ora non è stato possibile recuperare, viene stabilizzato in modo biologico, con trattamenti a freddo, come quello per “estrusione”, che lo rende pressoché inerte. Una quantità minima che può essere stoccata». Come ci sbarazzeremo di ciò che resta senza inceneritore? «Con la tecnologia disponibile oggi, su cento chili di rifiuti ne possiamo eliminare 85 e ciò che rimane non è un pericolo per l’ambiente e la salute umana. Può essere tranquillamente stoccato.
    Se però seguiremo in modo rigoroso questi dieci passaggi, investendo sulla ricerca e coinvolgendo l’industria, nel 2020 potremo arrivare a recuperare il 100 per cento dell’immondizia senza bruciarne nemmeno un grammo. A San Francisco, che non è una piccola città, sono al 75%. REALE. (tratto da polisquotidiano.it)

    lunedì 16 gennaio 2012

    Nick "o mericano" e Giggino "a purpetta"





    Incontro tra amici

       Come si fa a pensare che ci possa essere qualcosa di losco in un incontro casuale tra l’on Nicola Cosentino detto "Nick o mericano”, il Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro meglio conosciuto come “giggino a purpetta” e l’imprenditore Nicola Di Caterino, cugino suo malgrado di due potenti capiclan come i fratelli Giuseppe e Massimo Russo. avvenuto a Roma nei pressi della sede dell’Unicredit.
    (Mancavano solo Totò u curtu e zu Binnu)
    I giudici della Procura antimafia di Napoli che indagano sul riciclaggio, attraverso attività imprenditoriali, dei capitali appartenenti ai clan camorristici di Casal di Principe. Riciclaggio che, secondo le ipotesi dell’accusa Cosentino avrebbe favorito quando ancora ricopriva l’incarico di sottosegretario all’Economia con delega al Cipe nel governo Berlusconi, facendo pressioni sui funzionari dell’Unicredit affinché sbloccassero la pratica relativa a un prestito di cinque milioni e mezzo di euro in favore dell’imprenditore Nicola Di Caterino.

    Guarda cosa deve sentirsi dire un galantuomo solo perché viene fotografato con alcuni conoscenti che non vedeva da tanto e con i quali quel giorno ha scambiato solo quattro chiacchiere.

    mercoledì 11 gennaio 2012

    La Tanzania e i rimborsi elettorali

    Giancarlo Pagliarini   ex leghista ci spiega la truffa dei rimborsi elettorali.




         Alle elezioni 2008 la Lega ha dichiarato di aver speso 3.476.703 per la campagna elettorale.Ha ricevuto come rimborso Circa 38 milioni di euro.
    Alle elezioni del 2006 il Carroccio aveva speso 4.882.497 euro (dichiarazioni alla Corte dei Conti), ma il rimborso ha garantito alle casse della Lega Nord circa 2 milioni di euro l’anno, per 5 anni e per ognuna delle due Camere: quasi 22 milioni di euro.
    I contributi delle elezioni poi si sommano tra loro, e così nel 2009 la Lega ha incamerato ben 18,5 milioni di euro di rimborsi per spese elettorali. Nel 2010 ancora di più. I revisori dei conti leghisti riportano questo sunto nel bilancio 2010: «Per le elezioni politiche e amministrative regionali è stato introitato un contributo pari a 22.506.486,93 dalla tesoreria della Camera dei deputati e dalla tesoreria del Senato della Repubblica».

          Poi ci si meraviglia che il tesoriere "padano" Belsito non sappia più dove investire tutti questi soldi: un pò a Cipro; un pò nello stoccafisso norvegese e un mucchietto in Tanzania magari nel tentativo di costruire un bel villaggio turistico da quelle parti visto che qualche anno fa in Croazia è andata male.

     

     

    sabato 7 gennaio 2012

    Ezra Pound e l'usura



    Ezra Pound

    L'usura di cui parla Ezra Pound è quella delle grandi banche, della grande finanza che hanno costruito sul capitale un potere: il potere finanziario.
    Rothschild diceva: "Non mi importa quale sia il colore politico del Governo di un paese se ho la possibilità di battere moneta in quel paese".
    Paterson diceva: «La banca trae beneficio dall'interesse su tutta la moneta che crea dal nulla".
    Sempre Rothschild a questo proposito affermava:
    "Saranno in pochi a capirlo, quelli che lo capiscono saranno intenti a trarne profitto. Il grosso pubblico forse non vedrà mai che è contro il suo interesse".

    La creazione di denaro dal nulla è il funzionamento del sistema bancario moderno. Le banche fondano il proprio potere su questo meccanismo di creazione del denaro, che genera debito e, attraverso il debito, genera asservimento di Stati, imprese e cittadini.
    Il meccanismo è tale percui, più l'economia cresce, più aumenta il debito e più aumenta l'asservimento della gente.
    E' una sorta di Moloch che esige la vita dei propri figli. Allora l'emissione del denaro è lo strumento del potere.
    L'usura vive sulle guerre. Le banche prestano soldi allo Stato per indebitarlo e lo Stato per pagare è costretto a fare le guerre e per converso, spingono lo Stato a far le guerre perchè è con le guerre che lo Stato si indebita.
    .
    ».

    Contro l'usura

    Con usura nessuno ha una solida casa
    di pietra squadrata e liscia
    per istoriarne la facciata,
    con usura
    non v'è chiesa con affreschi di paradiso
    harpes et luz
    e l'Annunciazione dell'Angelo
    con le aureole sbalzate,
    con usura
    nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
    non si dipinge per tenersi arte
    in casa ma per vendere e vendere
    presto e con profitto, peccato contro natura,
    il tuo pane sarà staccio vieto
    arido come carta,
    senza segala né farina di grano duro,
    usura appesantisce il tratto,
    falsa i confini, con usura
    nessuno trova residenza amena.
    Si priva lo scalpellino della pietra,
    il tessitore del telaio
    con usura
    la lana non giunge al mercato
    e le pecore non rendono
    peggio della peste è l'usura, spunta
    l'ago in mano alle fanciulle
    e confonde chi fila. Pietro Lombardo
    non si fe' con usura
    Duccio non si fe' con usura
    nè Piero della Francesca o Zuan Bellini
    nè fu "La Calunnia" dipinta con usura.
    L'Angelico non si fe' con usura, nè Ambrogio de Praedis,
    nessuna chiesa di pietra viva firmata : "Adamo me fecit".
    Con usura non sorsero
    Saint Trophine e Saint Hilaire,
    usura arrugginisce il cesello
    arrugginisce arte ed artigiano
    tarla la tela nel telaio, nessuno
    apprende l 'arte d'intessere oro nell'ordito;
    l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama
    in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
    usura soffoca il figlio nel ventre
    arresta il giovane amante
    cede il letto a vecchi decrepiti,
    si frappone tra giovani sposi
    contro natura
    Ad Eleusi han portato puttane
    carogne crapulano
    ospiti d'usura.